Gianni, nomade digitale: “L’ufficio non è la mia definizione di felicità!”

Gianni & Ivana, sulla strada a tempo indeterminato

Gianni era stanco del posto fisso, della mancanza di stimoli e possibilità di crescita di un lavoro sedentario. Così ha deciso di abbandonare un lavoro sicuro per dedicarsi alle sue passioni più grandi: il viaggio e la fotografia. Ora lavora come nomade digitale e, insieme alla sua compagna Ivana, hanno realizzato i loro sogni e continuano a girare per il mondo. Ecco la sua bella storia in questa intervista:

Ciao Gianni, di dove sei e quando hai deciso di lasciare l’Italia?

Sono originario di Martina Franca in Puglia, ma ho vissuto per molti anni a Lecce. Dopo aver finito l’università nel 2003, e aver provato a lavorare in Italia inutilmente, nel 2004 mi sono trasferito a Liverpool dove ho vissuto per più di 6 anni e in seguito a Londra, Malaga e Francoforte.

gianni e ivana nomad is beautiful

Prima l’esperienza lavorativa all’estero poi la decisione di mollare tutto e partire; ci puoi raccontare brevemente il tuo percorso?

Ho lavorato per più di 10 anni nel campo dei videogiochi. Ho fatto il tester e il traduttore, prima con Sony e poi con Nintendo. I videogiochi sono stati la mia passione sin dall’adolescenza. Ho sempre sognato di lavorare in quel campo ed è un sogno che ho realizzato. Però purtroppo è un lavoro che si fa in ufficio, dalle 9 alle 5, molto spesso ripetitivo, che con il tempo è diventato una routine e non mi ha permesso di crescere sia a livello personale che a livello professionale.

La mia passione per la fotografia e per il viaggio mi ha portato ad un certo punto a chiedermi se era quella la vita che volevo davvero. Con soli 25 giorni all’anno di vacanze, non è che ti puoi permettere di viaggiare molto. Da anni ormai leggevo parecchi blog in inglese, e il concetto di nomadismo digitale mi diventava sempre più familiare. Pian piano ho capito che lavorare tutta la mia vita in un ufficio, e soprattutto per qualcun altro, non era proprio la mia definizione di felicità.

Nel 2012 arriva la svolta. Io e la mia ragazza, decidiamo di smettere di fumare. L’idea è quella di smettere di fumare e dopo un anno dare le dimissioni e viaggiare intorno al mondo. E così è stato, solo che oltre a smettere di fumare abbiamo anche smesso di bere alcool, e cominciato a vivere una vita più frugale, tagliando parecchie spese superflue. Abbiamo risparmiato per 14 mesi e il 24 Ottobre del 2013 siamo partiti per cominciare la nostra vita da nomadi digitali.

È stato facile decidere di lasciare un posto di lavoro fisso per intraprendere un percorso da nomade digitale?

Molto facile. Tutto dipende dalle tue priorità. La mia priorità era viaggiare e cambiare uno stile di vita che non mi rendeva felice. Cresciamo e ci fanno il lavaggio del cervello con l’ideale del posto fisso. E quando finalmente lo abbiamo cominciano i problemi. Diventiamo statici, non progrediamo, non miglioriamo le nostre abilità personali, ci accontentiamo di uno stato di cose che definiamo normale, decidiamo di comprare una casa, una macchina, e poi li riempiamo di cose, elettrodomestici, collezioni di vestiti, scarpe, libri, dvd.

Crediamo di essere felici soltanto perché finalmente riusciamo a comprare e possedere cose. Ma la felicità, almeno per me, non è data dalla quantità di cose possedute ma piuttosto dalla quantità di esperienze vissute.

Ad un certo punto cominciamo ad indebitarci per continuare ad avere la possibilità di mantenere gli stessi standard e lo stesso stile di vita. È un circolo vizioso. E tutto parte dal tanto desiderato posto fisso.

gianni nomade digitale

Il futuro è di quelli che si adattano al cambiamento, di quelli che si inventano e che cercano di migliorarsi costantemente, di quelli che non hanno paura di rischiare. Imparare ad usare le tecnologie è di vitale importanza, per essere fluidi, non attaccandosi ai posti e alle cose.

Con te anche la tua compagna di viaggio e vita Ivana; cosa vuol dire viaggiare insieme? Avete mai dei momenti difficili e se si, come li superate?

Vivere da nomadi digitali con la persona che ami è un’occasione di crescita. A differenza di altre coppie che vivono una vita stabile, magari con due lavori diversi, che si incontrano solo la sera o il fine settimana, noi stiamo insieme 24 ore su 24. Condividiamo tutta la nostra quotidianità.

Ognuno si mostra così com’è, con le proprie debolezze e senza finzioni. Ci si rispecchia nell’altro e si cerca di migliorarsi. La strada porta con sè tante sfide. Si impara a viverle e affrontarle insieme, a gioire e piangere insieme. Questo rende il legame più forte e più prezioso.

A volte però ci prendiamo dei giorni off. Per dedicarci a cose che ci piace fare da soli. Ivana per esempio facendo yoga ed io di solito in giro a fare foto o per una semplice passeggiata.

L’importante è dare all’altro il proprio spazio e nei momenti difficili cercare di comunicare il più possibile.

Da quanto tempo siete in viaggio e quanti paesi avete visitato?

Sono quasi 19 mesi che siamo in viaggio. Di solito in inverno siamo in Asia e in estate torniamo in Europa. La Thailandia è la nostra meta preferita, ma abbiamo visitato anche la Malesia, il Laos, la Birmania, l’Indonesia, le Filippine, e la Cambogia. In Europa siamo stati in Finlandia, Grecia, Slovenia, ma giriamo spesso anche in Germania, Inghilterra, Repubblica Ceca, Slovacchia, e logicamente in Italia.

Di cosa vi occupate per mantenervi?

Il nostro blog Nomad is Beautiful è il nostro lavoro. Ci sono diversi modi per monetizzare un blog. Noi siamo alle prime armi e stiamo imparando. Per adesso le principali fonti di guadagno attraverso il blog sono la pubblicità e i programmi di affiliazione.

gianni viaggi nomadi

Progetti futuri…

Stiamo lavorando a due nuovi blog. Ivana con il suo blog in slovacco ed io con il mio nuovo progetto in italiano dove parlerò ai lettori italiani dei miei viaggi dando informazioni su come viaggiare a lungo termine e su come diventare un nomade digitale. Abbiamo anche intenzione di produrre video per il nostro canale YouTube che abbiamo appena creato.

… e consigli per chi vuole seguire la vostra strada.

Due consigli. Non aver paura di realizzare i tuoi sogni. La gente di solito ha troppe paure. Pensa troppo con i se e con i ma. Ma con questi non si va da nessuna parte. Si rimane statici. Perché le paure paralizzano. Quello che consiglio è di passare all’azione. L’azione è il killer delle paure. Fare un piano, scrivere nero su bianco, i propri sogni, desideri, ambizioni. Liberarsi di cose superflue, non necessarie alla nostra felicità. Cominciare a risparmiare. Darsi una data. Fare ricerca in internet. La rete è piena di risorse utili.

E qui veniamo al secondo consiglio. Fai di tutto per imparare l’inglese; sul web esistono tanti strumenti per le lingue, anche gratuiti. Per viaggiare ti serve conoscere un po’ questa lingua. Inoltre è fondamentale per diventare un nomade digitale perché tantissime risorse online sono in inglese. Quando ti sarai liberato dalla zavorra delle tue paure e avrai imparato un po’ d’inglese allora sarai pronto per conquistare la strada.


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