Trasferirsi, lavorare e vivere in Brasile: costo della vita, documenti e visti

Nell’immaginario comune questo paese viene dipinto come un vero e proprio paradiso in terra. Vivere in Brasile però, è tutta un’altra storia: oltre alle spiagge caraibiche, ai paesaggi mozzafiato e al clima favorevole, occorre anche fare i conti con la realtà della vita quotidiana, che non è sempre rose e fiori.

In questa guida ti spiegherò come fare per trasferirsi in Brasile, come cercare una casa e un lavoro e quali documenti e visti ti serviranno per iniziare la tua nuova vita. Sei pronto a partire?

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Hai mai ascoltato la canzone Aquarela do Brasil? Forse il nome non ti dice molto, ma è una delle canzoni popolari brasiliane più famose di tutti i tempi, usata persino dalla Disney come parte della colonna sonora di un cartone animato del 1942. A parer mio esprime alla perfezione lo spirito degli abitanti di questa nazione, così orgogliosi delle proprie radici e innamorati della propria terra.

Il Brasile è il quinto stato al mondo per superficie totale (circa 8,5 milioni di km²) e dista circa 11 ore e mezza di volo dall’Italia. Vanta oltre 200 milioni di abitanti, concentrati prevalentemente lungo la fascia costiera e nelle grandi città come Brasilia, la capitale, Rio de Janeiro, San Paolo e Belo Horizonte. La lingua ufficiale è il portoghese e la valuta del paese è il Real Brasiliano (€ 1,00 = 4 .37 BRL ad agosto 2018).

La foresta amazzonica ricopre circa 3,6 milioni di km² del territorio e offre rifugio e protezione alla moltitudine di specie animali che la abitano. Camminando nella giungla potrai imbatterti con facilità in coloratissime rane, anaconde, caimani, puma, dolcissimi bradipi e Ara Macao, i pappagalli simbolo della foresta tropicale.

Da un punto di vista economico, il paese è in rapida e costante espansione: questo significa che le opportunità ci sono, anche per gli stranieri che possiedono qualifiche adeguate. Insomma, trasferirsi e andare a vivere in Brasile non sembra affatto una cattiva idea!

Vantaggi e svantaggi di vivere in Brasile

Come accennavo all’inizio di questo articolo, non è tutto oro quello che luccica. Il Brasile rimane comunque un paese difficile, dai delicati equilibri sia politici che sociali. Tuttavia, possiede moltissimi lati positivi che invoglierebbero chiunque a prendere in considerazione l’idea di mollare tutto e trasferirsi laggiù:

Clima in Brasile

Esistono tre principali fasce climatiche: quella equatoriale, calda e umida con piogge costanti durante l’anno, che si estende dalla foresta amazzonica fino a una parte dell’area costiera; quella tropicale, con una stagione secca (tra maggio e agosto) e una piovosa (da ottobre a marzo), che corrisponde alla zona intermedia; infine, c’è l’area mediterranea che è situata all’estremo sud del paese ed è caratterizzata da un inverno mite. In generale, le temperature non scendono mai sotto i 15° durante tutto l’arco dell’anno.

Natura

Le spiagge paradisiache, le foreste brasiliane e le incredibili cascate che si incontrano per tutto il paese non hanno bisogno di presentazioni. Se nomi come il Rio delle Amazzoni, il Mato Grosso e le Cascate Iguazu non ti dicono nulla, dovresti dare un’occhiata alle centinaia di foto disponibili in rete: fai attenzione però, il rischio di innamorarti a prima vista è altissimo!

Economia in forte crescita

Nonostante la crisi che in passato ha messo in ginocchio il paese, l’economia brasiliana è oggi in ripresa costante e la popolazione ne è cosciente e orgogliosa. Basti pensare che il PIL è cresciuto del 2,7% solo nel 2018, soprattutto grazie alle azioni intraprese dal governo. Ma di questo parleremo più avanti nell’articolo.

Stile di vita

Come in tutti i paesi latini, i ritmi sono molto più lenti rispetto a quelli a cui siamo abituati. All’inizio può essere difficile da accettare, e magari ti capiterà di innervosirti perché ci vorranno più di 10 minuti per prendere un semplice caffè al bar, ma poi imparerai ad apprezzare il valore dell’attesa e ti verrà spontaneo scambiare quattro chiacchiere con gli altri avventori. Sembra che la lentezza favorisca lo sviluppo dei rapporti umani 🙂

Ma quali sono invece i lati negativi di trasferirsi in Brasile?

Burocrazia

È il nemico numero uno degli stranieri che vogliono rifarsi una vita nel paese, ma anche e soprattutto dei brasiliani stessi. In confronto, la burocrazia italiana sembra una macchina perfetta che ha solo bisogno di un po’ d’olio qua e là per funzionare meglio. Gli uffici pubblici brasiliani sono spesso disorganizzati e gestiti da personale non adeguatamente preparato.

La confusione regna sovrana, e nessuno sembra avere le idee chiare sulle normative in vigore all’interno del paese. Nel settore privato le cose non vanno meglio, poiché i disguidi con le banche, le compagnie telefoniche o assicurative sono all’ordine del giorno. Valuta bene questo aspetto dunque, se sei deciso ad andare a vivere in Brasile.

Carenza di infrastrutture

Le scuole e gli ospedali pubblici godono di una pessima fama, così come i mezzi pubblici, le autostrade e gli aeroporti. Chi può preferisce iscrivere i propri figli a scuole private e stipulare assicurazioni sanitarie a pagamento, in modo da assicurarsi i servizi migliori. Le spese però sono ingenti e incidono pesantemente sul bilancio famigliare.

Violenza per le strade

Purtroppo questo aspetto è parte integrante della vita in Brasile. Non è raro imbattersi in automobili con i vetri oscurati al fine di proteggere gli occupanti dai malintenzionati, che altrimenti riuscirebbero a vedere chi viaggia al loro interno. Rapine ai semafori, razzie nei bar e locali pubblici, sparatorie nel bel mezzo della strada: eventi simili sono quasi all’ordine del giorno nelle grandi città, perciò occorre davvero prestare molta attenzione. Nei centri più piccoli, invece, la situazione è decisamente migliore.

Lavorare in Brasile: visti e documenti necessari

Per lavorare e vivere in Brasile occorre un visto permanente. Il visto turistico infatti, ti permette di rimanere nel paese per soli 90 giorni allo scopo di visitare il paese, e non di cercare lavoro o farsi assumere in maniera regolare.

Ottenere il visto permanente per poter lavorare in Brasile è molto difficile, ma esistono 5 modi diversi per farlo:

Puoi investire l’equivalente di 150.000 BRL (circa 34.000€) nel paese per l’apertura di un’attività, oppure presentare un piano di investimento inferiore a quella cifra che però preveda l’assunzione di almeno 10 lavoratori brasiliani per la durata di 5 anni. Il primo passo è mostrare il tuo progetto al Consiglio Nazionale di Immigrazione e, una volta approvato, dovrai esibire la stessa documentazione al Consolato Italiano in Brasile.

Se possiedi una qualifica di alto livello, come quella di manager o direttore aziendale, puoi farti assumere da un’azienda brasiliana e ottenere così il tuo visto permanente. L’impresa dovrà dimostrare al Ministero del Lavoro l’investimento di circa 600.000 BRL (circa 135.000€) per ogni professionista assunto.

Sei un pensionato e stai pensando di vivere in Brasile? Nessun problema, a patto che la tua pensione netta sia pari o superiore a 6.000 BRL mensili (circa 1.350€).

Il tuo partner è un cittadino/a brasiliano? In casi simili il visto permanente è assicurato. I tempi di rilascio variano in base agli anni di matrimonio: se siete sposati da più di 5 anni, serviranno circa 10 giorni per ottenere il documento.

Anche per i casi di ricongiungimento familiare è previsto il rilascio del visto permanente. Un cittadino brasiliano, o uno straniero che è già in possesso del documento, può richiedere il visto per conto di figli, nipoti o coniuge residente in Italia. Servono circa 2 mesi per ottenerlo.

In alternativa, è anche possibile richiedere un visto lavorativo temporaneo che è strettamente legato al tipo di contratto e all’azienda che ti assumerà: una volta terminato il contratto dovrai cercarti un altro lavoro, oppure avviare le pratiche per ottenere il visto permanente, sempre che tu intenda rimanere sul suolo brasiliano.

Costo della vita in Brasile

Le spese che incidono maggiormente sul costo della vita in Brasile sono quelle legate alla salute e all’istruzione dei figli. Come abbiamo già evidenziato, la carenza di infrastrutture e servizi adeguati spinge le famiglie a rivolgersi al settore privato.

Un piano di salute costa in media tra gli 80 e 100€ al mese per chi ha circa 30 anni, mentre aumenta a 150/200€ al mese dai 50 anni in su. Idem per la retta scolastica. A queste spese occorre aggiungere quelle legate alla vita quotidiana, come i generi di prima necessità: i prodotti sono mediamente più cari e di qualità inferiore rispetto all’Italia, soprattutto quelli importati dall’estero. Una famiglia di 3 persone può arrivare a spendere una cifra compresa tra 150€ e 300€ al mese al supermercato.

Lo stipendio medio in Brasile si aggira intorno ai 2.000 BRL (circa 600€): non è facile mantenersi a queste condizioni, soprattutto considerate tutte le spese di cui ti parlavo prima. Se stai pensando di trasferirti in Brasile con tutta la famiglia, sappi che molto probabilmente avrai bisogno di almeno due stipendi per poter sopravvivere.

Migliori città per andare a vivere in Brasile

Iniziamo subito col dire che la vita nelle grandi città è molto diversa rispetto a quella dei piccoli centri, esattamente come avviene in ogni parte del mondo. Le metropoli offrono indubbiamente più servizi e opportunità lavorative, ma la qualità della vita ne risente per via del traffico, dello stress e dei costi elevati da sostenere.

Al contrario, nei piccoli centri si respira un’aria più familiare, si entra a far parte della comunità del luogo e si conduce una vita più semplice ed essenziale.

Curitiba, ad esempio, è una delle città migliori in cui vivere. Vanta un elevato Indice di Sviluppo Umano, uno dei criteri usato dalle Nazioni Unite per stilare il loro rapporto annuale. Si trova nel sud del paese, è dotata di un ottimo sistema di trasporti ed è piena zeppa di parchi che danno un tocco di verde all’intera città.

Città come Florianopolis, Rio de Janeiro, Salvador e San Paolo sono molto vive e dinamiche da un punto di vista culturale e sociale, ma presentano alcuni svantaggi da un punto di vista climatico e di qualità della vita. Traffico, inquinamento, criminalità e piogge frequenti sono fattori da tenere in considerazione nella propria scelta.

Come trovare casa e alloggio in Brasile

Ci sono tre possibilità per trovare casa in Brasile: rivolgersi a un’agenzia immobiliare del posto, spulciare quotidianamente gli annunci online su diversi siti e affidarsi al passaparola. La prima opzione è certamente quella più costosa, ma è anche quella in grado di fornire le maggiori tutele in caso di disguidi o inconvenienti. La seconda opzione, invece, permette di accorciare i tempi e di entrare direttamente in contatto con il proprietario di casa. In questo modo è anche più facile fare buona impressione 🙂

Ecco una serie di siti di annunci immobiliari che puoi consultare per trovare casa in Brasile:

Esistono anche diversi gruppi Facebook sull’argomento, spesso legati a una specifica zona. La parola chiave da ricercare è aluguel, che significa appunto “affitto”. Qui trovi qualche riferimento:

Se hai già dei contatti in loco, puoi chiedere loro una mano per trovare una casa in affitto e magari ottenere un incontro privato con il proprietario. Chi si è trasferito a vivere in Brasile già da tempo sa bene come muoversi e potrebbe esserti d’aiuto per accorciare i tempi e risparmiare qualche soldo.

Lavorare in Brasile, quello che devi sapere

A causa di alcune leggi protezionistiche sul lavoro ancora in vigore, ma anche della burocrazia che contribuisce a complicare le assunzioni di personale straniero, trovare lavoro in Brasile non è così facile come potrebbe sembrare.

È vero che il paese sta vivendo una rapida crescita economica e che le opportunità non mancano, ma non aspettarti di ricevere decine di proposte di lavoro appena sceso dall’aereo con armi e bagagli. Se possiedi qualifiche e competenze di un certo livello, di certo non avrai problemi a trovare una posizione di tutto rispetto. Il Governo, da parte sua, sta lavorando per ridurre l’inflazione ed eliminare gli ostacoli burocratici che fino ad ora bloccavano il percorso di qualunque imprenditore.

Non sai da dove iniziare per cercare lavoro in Brasile? Ti do una dritta: le aziende italiane che hanno almeno una sede nel paese sono spesso alla ricerca di personale. Consulta i loro siti web e scopri quali sono le posizione aperte in quel momento. I settori più gettonati sono il turismo, l’animazione, il petrolchimico, il manifatturiero, l’informatica e il settore bancario.

Se hai intenzione di fare carriera, ti conviene orientarti verso città come San Paolo, Rio de Janeiro o Belo Horizonte, oppure nei centri di medie dimensioni che però ospitano poli industriali di livello. Imprescindibile è la conoscenza del portoghese, meglio se accompagnata da quella dell’inglese.

Queste sono le principali risorse per trovare lavoro in Brasile:

Siamo arrivati alla fine della guida per lavorare e vivere in Brasile, spero di essere riuscito a fornirti tutte le informazioni necessarie per iniziare la tua nuova vita. Se hai altre domande, o desideri condividere la tua personale esperienza, non esitare a scrivermi nei commenti!

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