Trasferirsi a vivere e lavorare in Belgio: costo della vita, pro e contro

Stai pensando di trasferirti a vivere e lavorare in Belgio? Ecco tutto quello che c’è da sapere! Se dovessi descrivere il Belgio con le prime tre parole che mi vengono in mente, direi: cioccolato, birra e patatine fritte. Sapevi che le frites sono state inventate proprio dai pescatori belgi verso la fine del Settecento? Io no, ed è stata una sorpresa scoprire che in questo paese sono considerate una vera e propria istituzione.

Basta un attimo per innamorarsi delle cittadine medievali che costellano l’intero territorio, ma andare a vivere in Belgio (e riuscire a rimanerci) non è altrettanto semplice. Oggi ti racconterò tutto quello che so su come trasferirsi in questo paese: il costo della vita, gli stipendi medi, le opportunità di lavoro e come trovare una casa in affitto. Sei pronto a prendere appunti? 🙂

vivere lavorare in belgio

Il Belgio è uno stato federale composto da tre regioni: le Fiandre, in cui si parla prettamente olandese; la Vallonia, prevalentemente francofona e, da ultimo, la Comunità germanofona, una piccola area che comprende i comuni ceduti dalla Germania al Belgio alla fine della prima Guerra Mondiale.

Queste tre popolazioni convivono (quasi) pacificamente all’interno di un piccolo territorio in cui storia e tradizione si mescolano con numerosi parchi scientifici e alcune tra le imprese tecnologiche più avanzate d’Europa.

Ma quanto costa vivere in Belgio?

Il costo della vita in Belgio è abbastanza elevato, circa il 15% in più rispetto all’Italia. Gli stipendi, però, sono decisamente più alti: il salario medio si aggira infatti fra i € 2.000 e i € 3.000 lordi, somma che ti permetterà di arrivare tranquillamente a fine mese e di mantenere un buon tenore di vita nel tempo.

Ti faccio qualche esempio tratto da Numbeo, giusto per farti capire di che cifre stiamo parlando:

  • Un pasto di 3 portate per 2 persone in un ristorante medio: 60€
  • Una pinta di birra locale: 4€
  • Un cappuccino al bar del centro: 2,70€
  • Una bottiglietta d’acqua da 33 cl: 1,97€
  • Abbonamento mensile ai mezzi pubblici: 49€
  • Un litro di benzina al distributore: 1,40€
  • Bollette mensili per un appartamento di 85 mq: 134,26€
  • Affitto di un monolocale in centro città: 718,20€
  • Affitto di un monolocale in periferia: 600€

La vita è più cara nelle grandi città come Bruxelles o Anversa, che sono anche i principali centri economici della nazione. Prima di mollare tutto e andare a vivere in Belgio pensa bene alla zona in cui ti piacerebbe trasferirti, perché inciderà molto sul tuo budget.

Come trovare casa in Belgio e affitti

Trasferirsi in Belgio (o in qualsiasi altro paese straniero) non è un’impresa facile. Un passo simile richiede un minimo di pianificazione, ma anche una buona dose di fortuna per trovare la casa e il lavoro ideale. La maggior parte degli espatriati sceglie di stabilirsi a Bruxelles, la capitale, perché è la città che offre le migliori opportunità per lavorare in Belgio.

È praticamente impossibile trovare casa a distanza, dovrai necessariamente trovarti già sul posto per poter visionare gli appartamenti e firmare il contratto con il proprietario o con l’agenzia immobiliare. Ti consiglio perciò di prenotare un Airbnb o una stanza d’albergo dove alloggiare all’inizio della tua avventura in Belgio, in modo da avere il tempo di cercare la tua casa ideale con relativa tranquillità.

Il mercato degli affitti in Belgio è dinamico e fluido, soprattutto grazie al costante andirivieni di diplomatici provenienti da ogni parte del mondo. Non dovresti perciò incontrare grosse difficoltà nella ricerca del tuo primo appartamento.

Il modo più semplice di trovare una casa in affitto in Belgio è consultare i principali siti web dedicati agli annunci immobiliari. Te ne suggerisco alcuni:

Normalmente il proprietario di casa richiede fino a tre mensilità anticipate, che fungeranno da cauzione per coprire eventuali danni al mobilio o alla casa stessa. Assicurati però che questa clausola venga inserita nel contratto, in modo da evitare spiacevoli inconvenienti al momento di lasciare l’appartamento.

Inoltre, devi sapere che la maggior parte degli appartamenti in affitto in Belgio non sono ammobiliati. Gli unici locali arredati sono la cucina e il bagno, mentre tutto il resto è lasciato a carico dell’affittuario. Non ti preoccupare, esistono molti negozi (sia fisici che online) e mercatini che trattano mobilio di seconda mano come 2ememain o Troc: se avrai occhio, riuscirai a concludere ottimi affari.

I prezzi variano molto in base alla zona, ecco perché ti consigliavo di prenderti il tuo tempo una volta arrivato a vivere in Belgio. Così facendo avrai modo di esplorare le diverse città e addentrarti nei quartieri della capitale per capire in che area ti piacerebbe vivere (sempre in accordo col tuo budget). I rioni più gettonati di Bruxelles sono Ixelles, St. Gilles o Etterbek, ma gli affitti per un monolocale possono arrivare fino a € 800 – € 850 al mese.

Lavorare in Belgio: stipendi, settori e risorse online

I cittadini europei che vogliono vivere e lavorare in Belgio non hanno bisogno di alcun visto particolare per poter rimanere sul territorio. Questo semplifica molto le cose, credimi 🙂 Tuttavia, hai l’obbligo di segnalare il tuo ingresso nel paese all’amministrazione locale entro 10 giorni dall’arrivo, allo scopo di ricevere una sorta di documento di identità di cui avrai bisogno per poter usufruire dei principali servizi.

Per poter lavorare in Belgio è necessario inoltre conoscere almeno due delle lingue ufficiali del paese, ovvero francese, olandese e tedesco. Ti suggerisco quindi di cercare lavoro in base alle tue competenze in materia linguistica:

Inglese: punta sulla capitale del paese (che è sede della NATO e dell’Unione Europea), ma solo se possiedi l’esperienza e le skills necessarie.

Francese: troverai le maggiori opportunità a Vallonia e Bruxelles, specialmente nell’ambito dell’amministrazione pubblica.

Tedesco: dai un’occhiata alle offerte di lavoro della Comunità germanofona belga, un piccolo cantone situato proprio al confine con la Germania.

Olandese: il porto internazionale di Anversa e la splendida città di Bruges potrebbero essere i posti giusti per te.

Come accennavo nei paragrafi precedenti, lo stipendio medio in Belgio varia dai 2000€ ai 3000€ al mese lordi ma, se possiedi qualifiche e competenze specifiche, riuscirai a guadagnare cifre più importanti.

Ma quindi, come si fa a cercare lavoro in Belgio? Basta iscriversi ai centri per l’impiego che si trovano in tutto il paese, oppure consultare i principali siti di annunci presenti in rete:

Il settore che offre le maggiori opportunità è quello amministrativo e diplomatico, ma ce ne sono molti altri in forte crescita. Quello farmaceutico ad esempio, che occupa circa 30.000 persone e colloca il Belgio fra le 10 nazioni più innovative al mondo nel campo delle scienze biomediche.

Anche il settore dell’energia e delle fonti rinnovabili si sta espandendo sempre di più: il paese punta a creare oltre 15.000 posti di lavoro nella green economy entro il 2020, in modo da arrivare a produrre il 13% del proprio fabbisogno energetico grazie alle fonti rinnovabili. E poi tra le alternative per lavorare in Belgio ci sono la finanza, il commercio, la logistica, il turismo e le agenzie immobiliari.

Vantaggi e svantaggi di trasferirsi in Belgio

Non abbiamo ancora parlato degli aspetti positivi e negativi riguardanti la scelta di andare a vivere in Belgio. Tra i vantaggi possiamo sicuramente citare la gastronomia: il paese è infatti patria delle birre artigianali più famose del mondo, delle patatine fritte e del delizioso cioccolato belga.

Rimarrai piacevolmente sorpreso dalla bontà di alcuni piatti tipici come le cozze cotte nel vino bianco e servite con le patate, oppure la carbonade flamande, un gustoso stufato di carne marinato nella birra chiara o scura.

Inoltre, il Belgio offre molte opportunità lavorative per chi ha le competenze adatte e conosce almeno due lingue straniere. La qualità della vita è ottima, anche se le spese da sostenere per poter usufruire di alcuni servizi come i trasporti o l’energia sono più elevate rispetto all’Italia.

Tra gli svantaggi invece, è d’obbligo citare il clima: molti expat si lamentano dell’onnipresente cielo grigio belga che, come la nuvoletta di Fantozzi, accompagna gli abitanti per la maggior parte dell’anno. Il sole si vede raramente, mentre la pioggia non si fa affatto desiderare.

Questo clima umido e piovoso influisce sull’umore delle persone e limita le occasioni di socializzazione. È raro vedere qualcuno in giro dopo le 6 di sera, specialmente durante il periodo invernale.

La questione linguistica è un altro ostacolo da superare: tre lingue ufficiali per tre regioni diverse, ognuna con regole e competenze specifiche. Ormai avrai che capito che se vuoi vivere e lavorare in Belgio dovrai imparare almeno due lingue, tra cui il francese e il fiammingo.

Le migliori città per vivere in Belgio

Bruxelles è senza dubbio il luogo in cui approda la maggior parte degli emigranti provenienti da tutto il mondo, ma non è l’unica opzione da considerare. Anversa, ad esempio, è una cittadina molto vivace e cosmopolita che offre diverse opportunità nel mondo del commercio e della logistica.

Negli ultimi anni sta diventando un punto di riferimento per i creativi di tutta Europa, specialmente per chi lavora nell’ambito della moda e del design: progetti come SMart aiutano i giovani a costruirsi una carriera nel mondo delle arti e della cultura, facendo da intermediari tra artisti e committenti.

Come dimenticarsi di Bruges, chiamata anche la Venezia del Nord. Splendida cittadina medievale a sole due ore da Bruxelles, offre molte opportunità nel campo del turismo ma è indispensabile parlare il fiammingo per poter essere assunti.

Eccoci arrivati alla fine della guida! Spero davvero di averti aiutato a capire qualcosa in più su come fare per andare a lavorare e vivere in Belgio. Se dovessi avere altre domande scrivimi pure nei commenti, sarò felice di risponderti 🙂


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