Lavorare e vivere a San Diego in California; l’esperienza di Valentina

Vivere a San Diego in California; Valentina ha realizzato il suo sogno di trasferirsi a vivere e lavorare in America e ci racconta aspetti positivi e difficoltà incontrate fino a questo momento nella sua esperienza di italiana all’estero.

Vivere a San Diego, California: Valentina racconta il suo percorso

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Ciao Valentina, perché hai scelto di trasferirti a San Diego?

A dire il vero non è stata proprio una scelta, parlerei piuttosto di un caso. Due anni fa, dopo essermi licenziata e dopo mille vacanze trascorse a Los Angeles a casa di mia zia, iniziai a cercare un training in USA. Non avevo nessun tipo di informazione al riguardo e nemmeno i miei parenti a Los Angeles. Google diventò la mia principale fonte d’informazione!

Ciò che sapevo è che volevo andare a vivere negli Stati Uniti, in California precisamente. Che si trattasse di Los Angeles, San Diego o San Francisco o Bakersfield non aveva importanza, l’importante era fare un’esperienza lavorativa all’estero. L’opportunità si presentò a San Diego, l’azienda godeva di ottima reputazione e decisi di accettare! Nel giro di due settimane feci la valigia e decisi di partire.

Durante quest’esperienza ho conosciuto Ben, mio marito; anche lui europeo, si trovava negli Stati Uniti per uno stage. Nel 2014 ci ritrasferimmo in Italia finché Ben ricevette una proposta dal centro di ricerca in cui aveva fatto lo stage durante l’anno precedente per continuare i progetti in cui aveva già preso parte. Nel giro di un mese mi sono licenziata, abbiamo preparato le valige e via, e abbiamo deciso di trasferirci a vivere a San Diego.

Vivere in California è il sogno di molti e tu sei riuscita a realizzare questo tuo obiettivo personale: quali sono gli step che hai seguito?

C’è una cosa da precisare a proposito del vivere in USA e ci tengo a sottolinearla; se non sei americano o possiedi una green card non sei mai trasferito definitivamente. Qualsiasi sia il visto che possiedi, ci sarà sempre una data di scadenza (che spesso può essere rinnovata).

Per questo motivo non mi sento di dire di aver realizzato un obiettivo, qui è sempre un work in progress e la parola stabilità va dimenticata. Non sai mai cosa succederà dopo e se non hai una grande elasticità mentale, tanta pazienza, sei pronto ai cambiamenti e se il tuo sogno è piantare le radici e comprarti una casa velocemente, gli Stati Uniti non sono il posto adatto a te. Oggi sei qui, domani non si sa!

Tornando agli step che ho seguito per andare a vivere a San Diego, credo non ci sia una vera regola, ciò che dico sempre è che senza un piano vero e proprio non si va da nessuna parte. Bisogna sapere cosa si vuole e capire come (e se è possibile) ottenerlo.

Quali sono state le difficoltà maggiori che hai incontrato fino a questo momento?

Essendo io sotto il visto di Ben, ho dovuto aspettare tre mesi per ricevere l’autorizzazione a cercare lavoro quindi abbiamo vissuto con un solo stipendio per diverso tempo. Inoltre in Italia vivevamo nel nostro appartamento mentre per ora siamo in affitto e condividiamo una casa, che sebbene sia enorme, richiede spirito di adattamento.

Come si differenzia la vita a San Diego rispetto all’Italia?

Credo che un elemento da non sottovalutare per parlare di differenze nello stile di vita sia il clima: non ci sono le 4 stagioni; c’è l’estate e una specie di primavera/autunno che si aggira intorno ai 20° costanti. Ciò significa che raramente senti il bisogno di chiuderti in casa, al calduccio con una cioccolata calda e il piumone. C’è sempre qualcosa da fare e non fa mai troppo freddo per essere pigri!

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Ci sono tanti stranieri e tante culture diverse; dal Brasile al Messico, all’India, alla Corea, il che mi fa sentire a mio agio perché in fondo siamo tutti stranieri e chi più chi meno ha vissuto le mie stesse esperienze, paure e difficoltà nel trasferirsi a San Diego.

Le giornate passano molto più velocemente e nonostante la maggior parte della gente lavori 9-10 ore al giorno, è tutto meno stressante; trovo le persone più solari e propense al dialogo. (sarà anche merito del clima??). È regola parlare con almeno uno sconosciuto al giorno! Che sia la cassiera del supermercato o il signore accanto a te in fila all’autolavaggio, trovi sempre qualcuno che ti chiede come sta andando la tua giornata. Forma di cortesia o meno, poco importa! Positività porta positività.

Quali consigli vuoi dare ai ragazzi e le ragazze che vogliono andare a vivere in California?

Gli Stati Uniti hanno delle leggi molto severe sull’immigrazione, per questo motivo se siete mossi solo dalla voglia di andare via dall’Italia, difficilmente riuscirete a venire qui. La prima cosa da fare è provare a venire in vacanza e vedere se vi piace o se lo shock culturale vi fa tornare in Italia più felici di prima!

Dovete essere perseveranti e avere le idee chiare su dove volete andare, cosa volete fare nella vita (quale lavoro state cercando precisamente. Non serve a nulla dire faccio qualsiasi lavoro perché qui richiedono persone specializzate), dovete informarvi e spulciare qualsiasi sito internet che parli del luogo in cui volete andare, leggete le esperienze degli altri italiani in USA, specializzarvi nel vostro settore e capire se c’è richiesta in USA, createvi dei contatti, mandate mail alle aziende stesse, creare un piano d’azione per raggiungere i vostri obiettivi e analizzare le alternative che avete. Negli Stati Uniti non si arriva per caso!

Qual è il costo della vita a San Diego?

Il costo della vita a San Diego è leggermente più alto rispetto all’Italia, ad esempio i prezzi per fare la spesa al supermercato sono di poco superiori a quelli che si trovano nei supermercati italiani, ma con un po’ di allenamento si riesce comunque a non eccedere.

In generale la spesa che incide mensilmente sulle nostre finanze è quella relativa all’affitto, con prezzi che si aggirano intorno ai 2000$ in alcuni casi (prezzo per 1 appartamento in centro città, costo preso da Numbeo).

Progetti futuri?

Ho appena ricevuto l’autorizzazione che mi permette di lavorare a San Diego, quindi direi prima di tutto trovare un lavoro; poi trasferirci in uno studio o comunque un appartamentino, comprare una seconda macchina e venire in Italia a trovare amici e parenti! Crescere lavorativamente e stare a vedere cosa ci riserva la vita! Chissà dove saremo tra 10 anni!


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8 commenti su “Lavorare e vivere a San Diego in California; l’esperienza di Valentina”

  1. Ciao ragazzi, mi piacerebbe fare un salto a San Diego.Sono un elettricista da 18 anni ,ho già fatto una esperienza di 5 anni in Australia…Sapreste dirmi se occorre una licenza specifica per poter fare l elettricista li?Conoscete qualche italiano che ha già fatto questo percorso?
    Vi ringrazio anticipatamente!
    Ciao!

  2. Fantastico! Anch’io vivo a San Diego da un anno e mezzo e confermo che le regole sull’immigrazione e lavoro per gli immigrati sono piuttosto severe. Nel mio caso, ho una visa L1 ma questa è legata al mio datore di lavoro, quindi pur volendo tantissimo trovarmi un lavoro diverso non ho possibilità perché se no perderei la visa…

    Altra cosa è che mi mancano gli italiani, non ho ancora trovato una comunità di italiani che si incontrano e fanno le cose che noi italiani siamo bravi a fare 😀 Mi piacerebbe pero!

    Per il resto la California è meravigliosa e vivere qui è un’esperienza unica che auguro a tutti quelli che la sognano di realizzare.

    • Ciao Valentina,
      mia figlia sta scegliendo di fare uno stage a San Diego, alla UNiversità di economia.
      Francamente non conoscendo la realtà degli USA e quella di San diego in particolare siamo un po preoccupati-
      Tu cosa ne pensi?

  3. Salve a tutti. Io vorrei dei consigli su come muovermi . Perché io sono moglie e mamma di un bimbo di 5 anni. Entrambe (io e mio marito) abbiamo la terza media e non parliamo inglese o comunque non molto bene. Vorremmo trasferirci a San Diego ma avendo un bambino abbiamo paura di sbagliare. Vorrei sapere quali siti affidabili potrei consultare per un lavoro . O comunque un sito dove posso trovare più info. Grazie .

    • L’inglese secondo me è fondamentale, per cui prima di tutto penserei ad un corso per avere almeno le basi. Potresti eventualmente affidarti ad agenzie tipo ESL che offrono corsi all’estero + esperienza lavorativa.

  4. buona sera,
    chiedo scusa…. vorrei capire ( se fosse possibile) come si fa a prendere e a partire per uno stato con delle leggi sull’immigrazione complicate e rigide come quelle degli stati uniti cioè, mi spiego meglio, provo da molto tempo a cercare tramite internet, blog, social etc etc. quali sono i modi, i moduli, le richieste, i vari visti, tutto quello che serve per trasferirsi in america, ma ogni volta trovo delle risposte poco chiare e molto generiche che girano intorno alla risposta ma non danno mai consigli tecnici definitivi, ma sembra sempre tutto molto offuscato e mai chiaro. La mia domande sono le seguenti: quali siti ( affidabili ) consigliate per richiedere un lavoro dall’italia per gli stati uniti, qual’è l’iter da seguire in caso si trovasse un lavoro, quali documenti occorrono per lavorare e come si fa a trovare un lavoro? non storie personali, ma fatti riportati nella maniera in cui sono successi, anche con le difficoltà della burocrazia americana e italiana. Tutte queste testimonianze sono fantastiche e ti fanno sognare perchè ti fanno pensare che veramente è tutto possibile, ma poi nessuno dice veramente quali difficoltà ha riscontrato e quali passaggi ha fatto per partire e lavorare all’estero. grazie a tutti.

  5. Alessandro Biagiotti io conosco … Non dire cavolate !!!!! Le parole di Valentina sono molto accurate e la sua esperienza guardacaso rispecchia un po’ la mia ! Andare negli States e trasferirsi in pianta stabile non è per nulla facile! Quanti sono lì con un visto temporaneo e poi tornano a casa !

  6. Mio cugino negli USA fa il giardiniere in proprio, possiede la terza media, in Italia moriva di fame, nessuno lo pagava in modo decente, un giorno su internet trovò un annuncio di lavoro nello stato della Florida, Orlando, si mise in testa questa follia, prese i suoi ultimi risparmi, preso l’aereo, mio zio gli corse dietro, ma lui non cambiò idea, mio zio disse, una volta finito i soldi ci penserà l’ambasciata italiana, ma non fù cosi, si mise ha sgobbare come un’asino, poi comprò una casa, si sposò una cubana, adesso vive alla grande, guadagna un mucchio di dollari, paga la scuola per i suoi 2 figli, sanità, tasse federali, chi l’avrebbe immaginato.
    Questo solo in 7 anni da immigrato con la Permanent Resident Card, ora ha intenzione di chiedere la cittadinanza USA, anche perchè deve sistemare la moglie cubana che vive pure lei con un permesso di soggiorno come rifugiata, invece i figli sono cittadini americani.
    L’unica cosa che mio cugino non puo fare negli USA è votare, puo detenere persino un porto d’arma, insomma e come un cittadino americano, l’unica cosa non gli è permesso di votare.
    Il costo della vita negli USA e cara, si paga tutto, per vivere senza morirsi di fame devi guadagnare come minimo 5 dollari al mese, non dico stronzate, io ci sono stato per turismo in Florida, Città Orlando periferia, altri stati non lo so quanto costa la vita, ma in Florida costa tantissimo, scuola, assicurazioni, ecc. ecc.

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