Abbiamo spesso analizzato la possibilità di trasferirsi all’estero per cambiare vita, trovare un lavoro stabile, cosa che manca in molte regioni italiane, e trovare ciò che non si riesce a ottenere in Italia. Ma esiste anche un’altra alternativa al lavoro presenziale ed è il lavoro da remoto, e in questo caso internet e le tecnologie ci vengono in aiuto.
Vediamo alcune piattaforme che possono davvero cambiarci la vita, e che tipo di lavori è possibile fare da remoto.
5CA: assistenza virtuale in diverse lingue
Come capita quando si esce dai confini nazionali, la conoscenza almeno a livello basico della lingua inglese è qualcosa di molto importante. Per chi volesse intraprendere una carriera nel customer service, o meglio servizio clienti, esiste una piattaforma chiamata 5CA.
Compagnia fondata nel 1998, è la prima azienda in assoluto a offrire servizi di attenzione al cliente completamente da remoto. Su questa piattaforma si trovano soprattutto lavori legati per esempio al mondo del gaming. Fra le lingue ricercate c’è sempre anche l’italiano, che va necessariamente associato almeno all’inglese, meglio ancora se ad un’altra lingua come lo spagnolo o il francese.
La paga è davvero interessante, e si possono scegliere tre tipi di giornata lavorativa, intensive, part-time o regolare, scegliendo quindi se lavorare 10 ore al giorno per soli tre giorni, quattro ore per sei giorni a settimana, oppure 39 ore divise in 8 ore al giorno dal lunedì al venerdì.
Non mancano offerte di lavoro online anche in altri settori come quello del calcio virtuale sempre più in voga e fruibile su piattaforme specializzate, in qualità di fantacalcio specialist: i requisiti utili per questo impiego da remoto sono passione per il calcio, serietà e capacità di negoziazione.
Upwork e Freelancer.com
Le parole inglesi sono diventate sempre più presenti nel vocabolario italiano, tanto che anche la Treccani ha da poco inserito la parola freelance fra i lemmi della nostra lingua.
Se 5CA è perfetta per chi cerca un giusto compromesso fra stabilità e lavoro flessibile, piattaforme come Upwork e Freelancer.com sono invece adatte a chi cerca un lavoro da autonomo a tempo pieno.
Queste due piattaforme nascono con l’intento di creare un terreno di incontro fra cliente e professionista, e ricoprono anche la figura di garanzia nelle transazioni e comunicazioni che intercorrono fra committente e freelance.
Anche su queste piattaforme l’utilizzo dell’inglese è preferibile, ma a differenza di 5CA, non è necessariamente la lingua in cui espletare le proprie mansioni lavorative. Infatti su questi due siti, che hanno anche le rispettive applicazioni per dispositivi mobili, è possibile lavorare interamente in italiano come scrittore, giornalista o copywriter e cercando bene, ci si può imbattere in annunci scritti interamente in italiano, qualora la lingua inglese rappresentasse un problema.
Inutile aggiungere che sia per 5CA che per Upwork e Freelancer.com due strumenti sono strettamente necessari, oltre alle skills di flessibilità e di conoscenza delle lingue. Questi sono una buona connessione internet e un computer di un livello medio alto, ad esempio 5CA fra i requisiti essenziali inserisce un PC con almeno 6 GB di RAM, e una connessione stabile di almeno 1,0 Mb in download e 0,5 Mb in upload.
Invece per lavori prettamente di scrittura creativa, recensioni e traduzioni basteranno connessioni sufficienti per caricare o condividere un file.