Trasferirsi, lavorare e vivere ad Amsterdam: costo della vita e offerte

Hai mai pensato di andare a vivere ad Amsterdam, Paesi Bassi? In tanti mi scrivono chiedendomi come fare a trasferirsi nella terra dei tulipani, e non sempre riesco a trovare il tempo per rispondere a tutti singolarmente. Così ho pensato di scrivere un intero articolo a riguardo, nella speranza che possa essere d’aiuto a chi sta pensando di vivere in Olanda.

Nei prossimi paragrafi ti parlerò del costo della vita, di come fare per trovare una casa e un lavoro e anche dei documenti necessari per vivere e lavorare ad Amsterdam senza problemi. Ti anticipo fin da subito che non sarà una passeggiata ma, se questo è davvero quello che vuoi, sono certo che riuscirai ad affrontare tutte le difficoltà. Che dici, iniziamo?

Vivere ad Amsterdam, vantaggi e svantaggi

Di motivi per trasferirsi a vivere ad Amsterdam ce ne sarebbero parecchi: la vicinanza all’Italia, l’ottimo rapporto tra la frequenza dei voli e il costo (piuttosto contenuto), la possibilità di vivere e lavorare solo grazie all’inglese (anche se l’olandese ti aprirà decisamente più porte).

Vivere ad Amsterdam Paesi Bassi

La città è piccola e relativamente tranquilla, ma non per questo noiosa. Anzi, ci sono sempre tantissime cose da fare o eventi a cui partecipare, l’attività culturale è sempre in pieno fermento.

Certo, ci sono anche degli aspetti negativi del trasferirsi ad Amsterdam. Il clima, tanto per citarne uno. Freddo e pioggia la fanno da padrone per la maggior parte dell’anno. In inverno le giornate sono cortissime (di solito, alle 5 del pomeriggio è già buio pesto), un fattore che influisce in maniera negativa sull’umore. Trascorrere gran parte della giornata al buio è deprimente, e a lungo andare potrebbe mettere a dura prova i tuoi nervi.

Altri svantaggi di vivere ad Amsterdam sono l’elevato costo della vita – di cui ti parlerò nel dettaglio tra poco – e la scarsità degli immobili in affitto. E come non citare la burocrazia, che spesso risulta piuttosto macchinosa e indecifrabile.

Insomma, trasferirsi nella capitale dei Paesi Bassi non è così semplice come potrebbe sembrare. Occorre valutare per bene i pro e i contro prima di partire, e soprattutto credo sia fondamentale avere un cuscinetto economico da parte per far fronte alle problematiche tipiche dei primi mesi.

Ma scendiamo nel dettaglio di ciascun aspetto della vita ad Amsterdam per capire meglio come funzionano le cose.

I documenti necessari per trasferirsi ad Amsterdam

In qualità di cittadino europeo, non hai bisogno di particolari visti o permessi per lavorare ad Amsterdam. Chiaramente dovrai avere con te un documento d’identità valido per entrare nel Paese, ad esempio il passaporto o la carta d’identità italiana.

Una volta arrivato sul posto, dovrai fare richiesta per ottenere il BSN (Burger Service Nummer). Si tratta di una sorta di codice fiscale che ti servirà per fare praticamente qualsiasi cosa: dall’affittare una casa all’aprire un conto in banca, passando per la stipulazione di un’assicurazione medica.

Il BSN è indispensabile per trovare lavoro ad Amsterdam: senza questo documento, nessuno sarà disposto ad assumerti. Ti consiglio quindi di contattare gli uffici del Gementee il prima possibile, perché c’è sempre un sacco di fila per buona parte dell’anno. Probabilmente dovrai aspettare qualche settimana prima di avere un appuntamento, quindi meglio portarsi avanti appena arrivati.

Esiste anche un codice temporaneo chiamato RNI (Registratie Niet-Ingezetenen), adatto a chi intende fermarsi nei Paesi Bassi per brevi periodi. Potresti anche pensare di richiedere prima questo (è più facile ottenerlo) e poi convertirlo in un BSN entro quattro mesi.

Forse non lo sai, ma gran parte della burocrazia olandese viene sbrigata online. Per questo ti assegneranno anche un DigiD, ovvero una sorta di identità digitale che ti servirà per pagare le tasse, stipulare assicurazioni, iscriverti all’università e molto altro. Basta andare sul sito ufficiale e compilare tutti i campi con i tuoi dati personali e voilà, il gioco è fatto.

Altra cosa importante: per vivere ad Amsterdam in pianta stabile ti servirà un’assicurazione sanitaria privata. E no, non puoi farne a meno perché è obbligatoria. Il costo è di circa 100/150€ al mese per persona, e varia leggermente a seconda della compagnia scelta. Anche le banche offrono questo servizio, perciò ricordati di chiedere informazioni in concomitanza all’apertura del conto.

A proposito di questo, sappi che potresti incontrare più difficoltà del previsto. Per aprire un conto in banca è necessario possedere il BSN, un indirizzo di residenza in Olanda e anche un contratto di lavoro. Quest’ultimo documento non è strettamente necessario, ma di certo agevolerà il processo. Va da sé che senza BSN non riuscirai a concludere nulla, il che ti impedirà anche di affittare una casa o di trovare un lavoro. Perciò assicurati di risolvere la faccenda del codice fiscale nel più breve tempo possibile.

Ricorda che se hai intenzione di vivere ad Amsterdam per più di un anno, dovrai anche iscriverti all’AIRE italiana. Inoltrare la domanda è facile, basta andare sul sito dei Servizi Consolari e compilare il modulo allegando la documentazione richiesta.

Qual è il costo della vita ad Amsterdam?

Te lo dico subito: molto elevato. Le spese che più influiscono sul budget sono l’affitto di una casa (che può superare abbondantemente i 1200€ al mese), l’assicurazione sanitaria e i trasporti.

È vero, di solito chi vive ad Amsterdam si sposta in bicicletta. Ma se ogni tanto volessi prendere un autobus per evitare di inzupparti sotto la pioggia, ti costerebbe molto caro. Parliamo di circa 3€ a biglietto, praticamente il doppio rispetto a un ticket della metro di Milano.

Mangiare fuori costa tantissimo: un pasto per due a un ristorante di media qualità si aggira sui 60€, mentre un semplice caffè può arrivare a costare più di 2€. La spesa al supermercato è più cara che in Italia di circa il 10%, e le bollette incidono di altri 150€ per acqua, luce, gas e internet. Per non parlare delle tasse, che fanno sparire buona parte dello stipendio.

La situazione è resa meno drammatica dal fatto che gli stipendi minimi in Olanda sono i più alti del mondo – e variano in base all’età del lavoratore. Quindi sì, la cosa aiuta, ma ti serviranno ben più di 1500€ al mese per sopravvivere ad Amsterdam.

Lavorare ad Amsterdam: come fare?

Se parli inglese, non avrai troppe difficoltà nel trovare lavoro ad Amsterdam. In città hanno sede numerose multinazionali che sono spesso alla ricerca di personale qualificato. Cerca di dare risalto alle tue competenze ed esperienze nel CV Europass e preparati a sostenere un colloquio in inglese, in questo modo aumenterai le tue probabilità di successo 🙂

lavorare ad amsterdam olanda

In alternativa, puoi cercare lavoro nei negozi, ristoranti o attività commerciali del centro. Per queste mansioni non è necessario parlare olandese, visto che avrai a che fare più che altro con le migliaia di turisti che ogni giorno affollano la capitale.

Certo, imparare la lingua del posto ti aprirà molte più porte e ti metterà di fronte a nuove sfide. Ma se non te la senti di rischiare, almeno all’inizio, puoi provare a lavorare ad Amsterdam puntando sull’inglese.

I contratti da dipendente non sono particolarmente vantaggiosi, soprattutto per chi lavora nel commercio. Molti stranieri che arrivano in città firmano contratti temporanei o a “zero ore”, simili al contratto a chiamata italiano. Le garanzie non sono molte, e l’impegno a lungo termine non è affatto garantito, anzi. La realtà è che sono dei contratti piuttosto precari.

Ti riporto comunque qualche sito che puoi consultare per cercare annunci e lavorare ad Amsterdam, leggi anche la guida per trovare lavoro all’estero per ulteriori consigli:

Lo stipendio medio che puoi aspettarti lavorando circa 40 ore la settimana è di circa 2000€ al mese, che però varia moltissimo in base al settore, alla tua età ed esperienza. Tra le professioni più richieste in Olanda ci sono quelle relative all’informatica (programmatori, web designer, software engineer) seguiti da posizioni nel customer care e nella finanza. Anche nei settori della ristorazione e del turismo c’è sempre un grande ricambio di personale.

Come trovare casa ad Amsterdam

Eccoci arrivati al tasto dolente del trasferirsi ad Amsterdam. Trovare casa è difficile, a tratti impossibile. La domanda è altissima, e gli appartamenti scarseggiano. Quelli che si trovano poi, spesso sono in condizioni pessime.

Inoltre, devi sapere che non tutti i proprietari di immobili permettono agli inquilini di registrare il proprio domicilio nell’appartamento che affittano. Il motivo è che “ufficializzare la cosa” li costringerebbe a pagare molte più tasse.

L’indirizzo di residenza però è fondamentale, ricordi? In mancanza di questo non potrai avere il codice fiscale, né farti assumere come dipendente, né aprire un conto in banca. Per questo trovare casa ad Amsterdam è davvero complicato.

Con questo non voglio indurti a rinunciare, ma semplicemente metterti al corrente delle difficoltà che potresti incontrare sul cammino. Ecco qualche sito che puoi iniziare a spulciare per trovare appartamenti in affitto:

Pensare di trovare casa prima del tuo arrivo, mentre vivi ancora in Italia, è praticamente impossibile. Devi necessariamente trovarti sul posto, altrimenti nessuno sarà disposto ad affittarti l’appartamento.

Probabilmente avrai bisogno di una sistemazione temporanea, almeno all’inizio. Tieni presente però che non esistono soluzioni economiche in questo senso, perché un letto in ostello può arrivare a costare anche 50€ a notte, per non parlare degli affitti su Airbnb. Prova comunque a leggere i miei consigli per cercare casa all’estero.

Armati di tanta pazienza e non demordere, cerca di frequentare gente del posto per allargare le tue conoscenze e sperare nell’effetto del passaparola. Chissà, magari avrai un bel colpo di fortuna! Non sai mai chi puoi incontrare 🙂

Come avrai intuito, andare a vivere ad Amsterdam non è una passeggiata. Con un po’ di pianificazione però, le cose potrebbero prendere una piega diversa. Spero di averti aiutato a capirci qualcosa di più, ma se dovessi avere altre domande scrivimi pure nei commenti. Farò il possibile per risponderti!


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