Ultima notte a Londra: un viaggio attraverso 11 mesi di ricordi

C’è chi fa i bagagli per andare a vivere a Londra e chi, come Giulia, ha appena lasciato la capitale britannica dopo quella che ha definito come l’esperienza più importante e intensa di sempre.

Questo è quello che regala Londra a chi decide di vivere qui per un po’ di tempo, e il pensiero di Giulia (tradotto dall’inglese, potete trovare la versione originale qui) riassume tutte le emozioni e sensazioni della sua esperienza oltremanica. Buona lettura e un enorme in bocca al lupo a Giulia!

Sensazioni dell’ultima notte a Londra

So che dovrei andare a dormire. Domani ho un aereo alle 3 del pomeriggio e milioni di cose da fare prima di partire, tra le quali lasciare una montagna di vestiti al Charity Shop! Ma non riesco a dormire adesso; la mia testa va per conto suo, viaggiando attraverso tutti i ricordi di questi undici mesi a Londra.

ultima notte a Londra

Per aiutarla a ricordare fin dal principio, sto ascoltando la canzone che sentii quel giorno all’aeroporto, prima di lasciare Bologna e iniziare la mia nuova avventura – Save tonight – Eagle Eye Cherry.

Quando ho lasciato l’Italia per la seconda volta, non avevo idea di cosa mi aspettava e nemmeno di come Londra sarebbe stata. Avevo solo la mia valigia, la mia paura e la mia curiosità. Non avevo nessuno qui. Conoscevo qualcuno, ma mi sono presto resa conto che in questa città nessuno ha abbastanza tempo per se stesso, figuriamoci per gli altri. E quando qualcuno trova il tempo per te, significa che ci tiene veramente a te.

Troppe cose da dire su questa città, per riassumere tutto in poche righe. E anche tutte le parole del mondo non sarebbero abbastanza per descriverla, devi venire qui e vivere la tua Londra. Dirò cose positive e negative su Londra, perché l’ho amata e odiata allo stesso tempo. Ho desiderato lasciarla su due piedi così tante volte, così come a volte ho seriamente pensato di fermarmi qui a lungo.

In fondo l’anima di Londra è proprio questo: le sue contraddizioni ed i suoi eccessi, negativi o positivi. A volte ti sembra di vivere al centro del mondo, dove tutto può accadere, hai l’opportunità di conoscere frammenti di culture così differenti tra loro, semplicemente trovandoti nello stesso posto. Ti senti come se tutto si muovesse intorno a te, e tu dovessi correre più veloce per mantenere il ritmo.

Londra è la città in cui, più che in ogni altro luogo, chi si ferma è perduto. Ti senti come se il tuo cervello fosse iper stimolato ogni giorno, ogni minuto, a volte pensi che andando avanti così arriverai all’esaurimento e allo stesso tempo vuoi sempre di più; più da imparare, più da fare, più da scoprire.

Forse non è così per tutti. questa è solo la mia personalissima opinione, ma a volte ti senti come se non potessi sostenere questa situazione, questo stile di vita. A volte arrivi a sentirti troppo stressato e allora cominci a fantasticare sulla campagna ed il silenzio, o su una deserta distesa di sabbia sulla quale sdraiarti e spegnere i pensieri per un istante.

Beh, almeno questo accadeva a me a volte a Londra, specialmente quelle mattine in cui dovevo correre a lavoro e Oxford Street era così affollata che dovevo fare dribbling in mezzo alla gente per non fare tardi. A volte ti senti solo perché Londra è una delle più grandi e popolate metropoli d’Europa, sono 12 milioni di abitanti ma questo non significa che sarà facile farsi nuovi amici. Si, puoi trovare un sacco di persone con cui uscire, ma instaurare un’amicizia, un vero legame, è un’altra cosa.

La cosa che mi è mancata di più in questi mesi, è stata il tempo. E ancora non so se questo è l’inizio del mio diventare adulta o fosse solo la mia vita in questa città. Il clima non aiuta quando ti senti solo, anche se devo dire che non è poi così freddo come immaginavo prima di venire qui. Quando il sole splende su Londra, questa città è uno dei posti più belli che abbia mai visto nella mia vita, e la gente è talmente su di giri che sembra sotto l’effetto di qualche droga della felicità.

Questa storia del tempo insieme ad altre cose, mi ha fatto uno strano effetto. Mi ha portato a pensare quanto le piccole cose siano essenziali nelle nostre vite, e normalmente noi non diamo loro troppa importanza, tendiamo a considerarle scontate. Dimentichiamo di essere grati per il sole, il mare, il cibo, la nostra famiglia, i nostri amici, il tetto sopra la nostra testa e molte altre cose che appaiono piccole, ma quando vengono a mancare, rivelano tutta la loro importanza.

Ma basta parlare di Londra, dei suoi pregi e difetti, non voglio annoiarvi. Vorrei parlare non di Londra come città, ma di Londra, come esperienza. Probabilmente una delle più emozionanti per me, sicuramente una delle più intense, forti ed istruttive nella mia vita fino ad oggi.

Sono venuta qui principalmente perché volevo fare un’esperienza professionale nel Regno Unito, migliorare il mio inglese (non sai mai quanto fa schifo il tuo inglese fino al momento in cui arrivi qui e provi a comunicare con i Londoners!) E l’ho fatto.

Sapevo già tante cose su questa città, attraverso i racconti dei miei amici che vivevano qui, bene o male tutti quei luoghi comuni che conosciamo su Londra: fredda, grigia, tante tante persone, cara, perfetta per fare shopping e divertirsi, multiculturale, piovosa, è facile trovare un lavoro (si, è facile trovare un lavoro, ma nessuno dice quali lavori si trovano facilmente. Per gli altri ci vogliono le palle).

Nessuno dice che Londra è come un pugno nello stomaco, all’inizio. Nessuno dice quante cose imparerai in pochi mesi per sopravvivere a questa giungla e che questo ti renderà più forte alla velocità della luce. Nessuno dice che amerai il modo in cui questa città ti farà male. Così io ho sentito questa città, così io l’ho vissuta. Nessuno dice che quello che Londra farà per te, dipende da te.

Troppe persone convinte di scendere dall’aereo e trovare il tappeto rosso ad accoglierle, un lavoro migliore, una vita migliore, un salario migliore e una enorme città piena di opportunità. Non è così, tutto ciò che vorrai ottenere dovrai meritarlo e guadagnartelo, come in qualunque altro posto.

Comunicando in una lingua che non è la tua, nell’ambito di una cultura che è diversa da quella alla quale siamo abituati, ed abbiamo tanto da imparare quanto da insegnare allo stesso tempo. Non sono novità per la maggior parte dei miei amici, potrebbe suonare banale per loro, eppure ho sentito tante persone parlare di questa vita, senza avere vissuto neppure un giorno qui.

Se potessi tornare indietro nel tempo, ripeterei senza esitazioni questa esperienza, esattamente così come è stata. La consiglierei a chiunque, perché Londra mi ha insegnato un’infinità di cose in undici mesi, come Bologna ha fatto in quattro anni! E non mi ha lasciato solo un paio di occhi nuovi per scrutare il mondo e una nuova mente per pensare fuori dagli schemi.

La cosa più preziosa che questa città mi ha lasciato è l’amicizia di tante persone fantastiche, che non avrei mai immaginato di incontrare qui, in così poco tempo. Ti aspetteresti magari di fare amicizia con qualcuno conosciuto a un party o frequentando un corso di inglese, e invece quelli che con il tempo sarebbero poi diventati i miei migliori amici, li ho incontrati nei modi e nelle situazioni più assurde.

Anche se, in effetti, c’è sempre una bottiglia di vodka a un certo punto della storia, quando si tratta della mia vita (scherzo, non sono un’alcolizzata 🙂 ) Non ti aspetteresti di stringere un legame tanto intenso con qualcuno in così poco tempo, come invece è successo. Forse perché londra è strong, fast and furios in tutto, e non solo negli aspetti negativi.

Così è stata per me. Sono stata fortunata. Questa sera, quando ho dovuto salutare quelli che sono stati i miei migliori amici qui, per poco non piangevo e ho dovuto quasi cacciarli da casa perché sentivo che le lacrime erano giusto dietro l’angolo, pronte a fare capolino.

Abbiamo condiviso questa meravigliosa esperienza, le nottate alcoliche (non così tante ma rilevanti), le frettolose mattine, le difficoltà con la lingua, il cibo troppo saporito, la nostalgia bastarda di casa, l’emozione di fronte alle luci, i colori, le eccentricità e le bellezze di Londra. Le nostre paure, i dubbi sul futuro incerto, tutto da costruire con le nostre mani, i nostri sogni.

Abbiamo tutti qualcosa in comune: la voglia di vedere, imparare, amare, vivere. I miei amici sono tutti molto diversi l’uno dall’altro e allo stesso tempo sono tutti persone eccezionali per me. Ognuno di loro mi ha lasciato un pezzo di lui/lei. Un sorriso, un’ occhiata, una frase. La mia valigia è più leggera questa volta, ma la mia testa e il mio cuore sono pieni di cose da portar via con me nel prossimo posto dove andrò.

Voglio custodire ogni singolo momento che ha lasciato un segno su di me in questi mesi. E dire un enorme grazie a tutte le persone che hanno reso questa avventura unica e indimenticabile. Non la dimenticherò mai!

Bene, è decisamente ora di andare a dormire. Domani tornerò a casa, uno dei posti che mi è mancato di più. Una delle mie piccole, banali, preziosissime piccole cose. Goodnight London… see you soon?


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