Vivere da pensionati in Portogallo conviene? Pro e contro, costi

In principio furono le isole Canarie, poi toccò alla Tunisia e successivamente alla Bulgaria. In questi ultimi anni, invece, si fa un gran parlare di come si vive da pensionati in Portogallo e in particolare nella capitale Lisbona e nella regione dell’Algarve.

Sempre più persone stanno infatti prendendo in considerazione l’idea di godersi la propria pensione all’estero, soprattutto in quei paesi che hanno stipulato convenzioni speciali con l’Italia, come appunto il Portogallo.

Sono più di 50.000 i pensionati italiani che hanno scelto Lisbona, la regione dell’Algarve, la bella Cascais, l’isola di Madeira o altre città portoghesi come loro nuova dimora e che generano circa 2 miliardi di introiti l’anno per il governo portoghese.

Pensionati in Portogallo

Ma come mai sempre più pensionati italiani scelgono di trasferire la residenza in Portogallo? Il perché è presto detto e si potrebbe riassumere in una semplice frase: esenzione fiscale del 100% sulla pensione per i primi 10 anni.

Niente male, vero? Poche e semplici parole che spingerebbero chiunque a prendere in considerazione l’ipotesi di cominciare una nuova vita da pensionati in Portogallo.

Se stai leggendo questo articolo, probabilmente ti interessa sapere come trasferire la tua pensione (o quella di un amico o familiare) in Portogallo; nei prossimi paragrafi ti spiegherò come farlo, quali sono i documenti necessari per completare la procedura e come ottenere la detassazione della tua pensione.

Vita da pensionati in Portogallo, informazioni pratiche

Iniziamo col riassumere le condizioni necessarie affinché gli aspiranti pensionati italiani in Portogallo possano presentare la domanda per trasferire i loro risparmi. Occorre:

  • Non essere stati tassati come residenti fiscali in Portogallo nei 5 anni precedenti all’anno di presentazione della domanda;
  • Non possedere domicilio o dimora abituale in Italia per più di metà dell’anno;
  • Essere iscritti all’A.I.R.E., ovvero l’Anagrafe Italiana Residenti all’Estero.

La mancanza di una o più di queste condizioni ti classifica come residente sul territorio italiano. Se vuoi evitare la doppia tassazione della pensione e qualche mal di testa di troppo, ti consiglio di attivarti al più presto per trasferire la tua residenza fiscale.

Diversamente, non potrai beneficiare dei privilegi previsti dall’accordo stipulato tra il nostro paese e il Portogallo.

Come ottenere la residenza fiscale in Portogallo?

Per prima cosa occorre fare domanda alle autorità competenti portoghesi al fine di ottenere lo status di residente fiscale non abituale; in mancanza di questa condizione, non sarà infatti possibile usufruire dell’esenzione fiscale del 100% sulla pensione.

È quindi fondamentale seguire la procedura nei dettagli per evitare di incorrere in spiacevoli sorprese a trasferimento avvenuto. Chiunque può diventare un residente fiscale non abituale in Portogallo, a patto che:

  • Non sia stato tassato come residente nei 5 anni precedenti a quello in cui viene presentata la domanda;
  • Soggiorni in Portogallo per più di 183 giorni l’anno;
  • Possieda un immobile di proprietà o un regolare contratto di affitto in territorio portoghese, che attesti l’intenzione di occupare l’abitazione come residenza abituale (in caso di soggiorni inferiori ai 183 giorni);
  • La domanda per la residenza fiscale in Portogallo venga presentata entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui l’attribuzione dello statuto dovrà produrre effetto;
  • Non sia stato un dipendente pubblico: la legge italiana prevede che le pensioni pubbliche debbano essere tassate nel paese in cui sono stati resi i servizi, ovvero l’Italia.

Quali documenti servono per poter presentare la domanda?

  • Codice fiscale portoghese (NIF);
  • Conto corrente portoghese;
  • Contratto di affitto;
  • Certificato di residenza.

Per prima cosa è fondamentale richiedere il NIF (Número de Identificação Fiscal) il prima possibile, poiché senza non potrai aprire un conto corrente, né stipulare un contratto d’affitto, né richiedere un certificato di residenza o accedere ad altri servizi pubblici.

Per ottenerlo dovrai recarti agli sportelli Finanças, gli uffici governativi che si occupano della gestione delle imposte, con un documento di identità e il contratto di affitto o di proprietà di un immobile che attesti la tua residenza in Portogallo.

Una volta presentata la domanda per ottenere lo status di residente fiscale non abituale occorre attendere circa 6 mesi per l’approvazione da parte delle autorità competenti.

Tieni a mente che fino a quel momento non potrai usufruire delle agevolazioni previste per i pensionati in Portogallo, ma vale comunque la pena aspettare qualche mese per poi godersi la propria pensione al lordo con un aumento di circa il 30% del capitale a disposizione.

Documenti e procedura per evitare la doppia tassazione

Il tuo sogno di vivere da pensionato in Portogallo è sempre più vicino. Hai presentato la domanda per ottenere lo status di residente fiscale non abituale, che è stata approvata nel giro di qualche mese.

A questo punto non ti resta che richiedere all’INPS di applicare la Convenzione per evitare le doppie imposizioni in vigore e trasferire così la tua pensione in territorio portoghese al lordo della tassazione italiana.

Dovrai compilare e presentare il modulo CI534-EP-I/4 (italiano-spagnolo), reperibile a questo indirizzo. Il documento deve contenere anche l’attestazione della tua residenza fiscale da parte delle autorità portoghesi, e deve essere consegnato in versione cartacea all’ufficio INPS di competenza.

A questo punto inizierai a percepire la tua pensione al netto delle tasse italiane. Quando l’INPS avrà verificato che sussistono tutte le condizioni necessarie per completare la procedura, autorizzerà il trasferimento della pensione lorda all’estero e ti rimborserà gli arretrati. Normalmente sono necessari dai 90 ai 180 giorni per analizzare ciascuna pratica.

Dubbi e domande sul trasferimento della residenza e pensione in Portogallo

Cominciare una nuova vita in un paese straniero è di certo un’avventura stimolante, ma porta con sé anche alcuni dubbi e domande che tutti gli aspiranti pensionati in Portogallo prima o poi si pongono.

Perderò il diritto all’assistenza sanitaria italiana una volta trasferita la residenza fiscale in Portogallo?

Sì, dal momento in cui ci si iscrive all’A.I.R.E. si perde il proprio medico di base in Italia. Allo stesso tempo però si guadagna l’accesso alla sanità portoghese, in qualità di residente fiscale non abituale.

Inoltre, se ancora non hai ottenuto la residenza ufficiale, puoi sempre utilizzare la tessera sanitaria italiana per richiedere assistenza medica anche all’estero (solo per prestazioni ospedaliere urgenti, per un massimo di 90 giorni nell’arco dell’anno).

Ho concluso le pratiche per trasferire la mia pensione in Portogallo esentasse per i prossimi 10 anni. Devo per forza rimanere tutto questo tempo nel paese o posso andarmene prima?

Nessuno ti obbliga a rimanere sul territorio per così tanto tempo, sei libero di andartene in qualunque momento. 10 anni sono il periodo massimo consentito per usufruire di questa agevolazione fiscale: una volta terminati, puoi decidere se tornare in Italia oppure rimanere in Portogallo.

Potresti anche voler lasciare il paese dopo 4 anni e trascorrere i successivi 2 anni altrove. Nessuno ti impedirà di farlo ma tieni presente che, se poi volessi nuovamente tornare a vivere in Portogallo, ti rimarrebbero solo 4 anni per poter continuare a beneficiare delle agevolazioni fiscali.

Godersi la pensione in Portogallo: le migliori località in cui vivere

Oltre alla detassazione della pensione, ci sono altri ottimi motivi per tutti gli italiani che vogliono trasferirsi in Portogallo: il basso costo dei servizi, il clima sempre soleggiato e lo stile di vita tranquillo e rilassato.

La scelta del luogo in cui vivere è strettamente personale, perciò ti consiglio di farti un giro di ricognizione per esplorare le diverse zone del paese e scegliere quella che più si avvicina ai tuoi gusti.

Vivere a Lisbona e nelle aree urbane come Cascais e Porto comporta sicuramente una spesa maggiore rispetto alle zone più rurali.

Fa eccezione l’Algarve che, pur essendo un territorio selvaggio e fitto di scogliere, è una delle principali mete turistiche del paese.

Faro e Lagos sono le località più conosciute di questa zona che negli ultimi anni ha attirato moltissimi pensionati provenienti da tutto il mondo, facendo aumentare notevolmente i prezzi degli immobili e il costo della vita a dismisura.

Se ami il mare ma cerchi un’alternativa meno costosa dell’Algarve, potresti dare un’occhiata alla regione di Alentejo, situata a sud. Spiagge sabbiose e scogliere mozzafiato incorniciano queste piccole località di mare distanti solo un paio d’ore dall’aeroporto.

Bene, spero che questa piccola guida ti abbia aiutato a fare un po’ di chiarezza su come trasferire la tua pensione in Portogallo e godere della tua nuova vita.


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