Marco: “Mi sono licenziato e ora vivo viaggiando”

Vivo viaggiando e sono felice!

Marco da diversi anni sta inseguendo il suo sogno più grande: vivere e viaggiare intorno al mondo per scoprire ogni angolo del globo. Ci racconta nell’articolo le sue sensazioni e le motivazioni che hanno spinto a prendere questa decisione fuori dalle righe.

Ciao! Mi chiamo Marco e sono un ragazzo italiano. Le persone molte volte mi chiamano vagabondo, sognatore, viaggiatore, pazzo… e chi più ne ha più ne metta!

Chi mi conosce, sa che non posso stare tanto a lungo in unico posto. Ho sempre bisogno di andare, ed esplorare, è qualcosa più forte di me. Da quando l’irrefrenabile voglia di scoprire il mondo che c’è la fuori si è impossessata della mia vita, ho cominciato a viaggiare senza più fermarmi.
 Alcuni dicono che probabilmente quando sarò vecchio avrò trascorso la mia vita viaggiando (lo spero) che anche se sarò pieno di esperienze non avrò costruito nulla per stabilirmi. Beh, rispondo che molto probabilmente mi guarderò indietro e vedrò come ne è valsa la pena vivere una vita così!


marco vivo viaggiando e sono felice

Viaggiare per me, oltre che scoprire il mondo, significa aprire la mente. Vivendo per un po’ in vari paesi e imparando da diverse culture, mi permette di vedere il mondo da angoli e sfaccettature diverse. Inoltre viaggiare è un cambiamento continuo. Impari ad adattarti a situazioni sempre diverse, ti metti in gioco ed affronti ogni volta nuove sfide, alcune delle quali avevi sempre pensato impensabili per te. Ti accorgi tante volte di quanto in realtà ti sbagliavi.



Non sono però sempre stato questo tipo di persona. Anni fa, il mio sogno più grande era riuscire ad avere un lavoro d’ufficio. Otto ore al giorno, weekend liberi. Pensavo non ci fosse niente di più bello. Per fortuna sono guarito e sono cambiato. Se ci penso adesso, non so come cavolo poteva essere il mio sogno! Rabbrividisco al solo pensiero.

Ho sperimento per qualche tempo quella vita e ho scoperto che in realtà non faceva per me. Era tutta una trappola, e così l’ho abbandonata. Stare dietro ad una scrivania e chiuso tra quattro mura, mi faceva vedere il mondo in bianco e nero. Io però, lo volevo vedere di diverse tonalità e così viaggiando riesco a vederlo vivido e ricco di colori.

marco vive viaggiando


Ho iniziato a viaggiare facendo la mia prima esperienza all’estero negli Stati Uniti, trascorrendo 5 mesi nella bizzarra San Francisco, lasciandoci un pezzetto della mia hippie soul, per poi girare un po’ la West Coast e visitare New York. Una volta tornato in Italia ero totalmente cambiato. Ho trascorso gli anni successivi, dove la mia routine era lavorare-licenziarsi-viaggiare. Era un continua vai e vieni. Un mese in un nuovo continente, qualche settimana a casa, altre settimane in un altro paese, di nuovo qualche mesetto a casa etc andando avanti così per circa 2/3 anni.

Questa mia routine mi dava la possibilità di stare un po’ a casa e mettermi ogni volta in cammino. Viaggiare, scoprì che era la mia strada verso la felicità. Sono stato in Thailandia, Kenya e Tanzania, che mi hanno aperto un altro mondo e fatto allontanare dal consumismo occidentale. Ho viaggiato facendo volontariato utilizzando i siti HELPX e di WOOFING, e cercando di utilizzare il più possibile Couchsurfing facendomi ospitare da persone locali.

Quando tornavo in Italia le poche ferie che riuscivo ad ottenere, le trascorrevo girando per l’Europa. Ho preso parte ad una gara in autostop, Tramprennen, per due settimane, dalla Germania fino in Macedonia, viaggiando per l’Est-Europa. 
Girando diversi paesi, pian piano ho deciso di realizzare tutti quei sogni che una persona normale chiude in un cassetto, mettendoci l’etichetta per un domani. Io ho deciso di non fargli fare la muffa ma afferrarli uno ad uno, arrivando così fino in Norvegia al circolo polare artico per ammirare l’Aurora Boreale, e facendo un safari in Tanzania, dormendo in tenda nella savana africana.

marco young traveller

Dopo vari anni mi resi conto che il vai e vieni cominciava a non funzionare più. Anche se non stavo per tanto tempo a casa, la mia città, il mio paese cominciavano un po’ ad andarmi stretti, mettendo in pericolo la mia felicità. Così l’anno scorso prenotai il mio primo volo di sola andata, direzione: Australia.


Ora sono qui da circa 10 mesi, e al momento sto lavorando in un’isola lunga appena 1km per mettermi via il necessario per pagarmi i miei futuri viaggi. Non ho la minima idea di quando tornerò.
 Fra un po’ sarà la volta di un altro pezzettino di Asia, per poi rientrare nel paese dei canguri sfruttando un altro visto di vacanza-lavoro. Lavorando in diversi paesi, riesco così a sostenere le spese dei miei viaggi. È come fare un viaggio nel viaggio.


Non solo ho la possibilità di essere continuamente in cammino, ma allo stesso tempo di vivere in un posto diverso ogni volta. Quando sento che è tempo di ripartire: zaino in spalla e via verso nuovi orizzonti!



Il mio sogno più grande è in un futuro poter fare di questa mia grande passione del viaggio il mio lavoro.

vivere e viaggiare marco

Se fai quello che ti piace, non dovrai mai lavorare un giorno della tua vita, questo è quello che mi hanno insegnato e vorrei poterlo mettere in pratica. 
L’idea di aprire un ostello per viaggiatori e backpackers mi affascina già da tempo. Chissà… Devo però prima trovare il mio piccolo angolo di mondo dove intenda fermarmi.


C’è tanto ancora da vedere la fuori. Di sicuro, dev’essere un posto di mare; ho bisogno della vicinanza all’oceano 365 giorni l’anno. 
Per il momento continuo a percorrere questo lungo e bellissimo sentiero, ricco di avventure, cambiamenti e felicità. 
Non so bene dove sto andando, ma sono sulla mia strada.


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